Prosciuttificio San Michele – Parma

Dalla lavorazione industriale delle carni utilizzate per la produzione dei famosi prosciutti di Parma, si sviluppano diverse tipologie di inquinanti ambientali .
Primo di questi  è il caratteristico inquinamento odorigeno prodotto dal sangue e dai residui di carne macellata e lavata che vengono scaricati nei pozzetti di servizio posizionati nelle varie stanze della catena di produzione e che regolarmente diffondevano pesanti esalazioni maleodoranti combattute, ma mai vinte, con interventi chimici o deodorizzanti.
Il secondo ancor più importante inquinamento è quello rilevabile a valle della produzione nelle acque di scarico causato dai residui di azoto ammoniacale i cui valori  devono rispettare i limiti imposti dalla legge Merli ma che invece superavano abbondantemente queste limitazioni.

Per l’area di inquinamento odorigeno proveniente dai pozzetti di scarico:

1. Studio delle fasi di lavorazione delle carni per capire i punti più critici dove venivano maggiormente interessati i pozzetti.
2. Definizione di un intervento puntuale su ogni pozzetto critico utilizzando la nostra polvere biologica Gibabiospor in sacchettini idrosolubili da 50gr. con periodicità quotidiana.   

Per l’area di inquinamento delle acque di scarico:

1. Abbiamo eseguito la rilevazione dei valori percentuali dei residui di azoto ammoniacale esistente,, dei volumi di portata del refluo nel punto di scarico del pozzetto di raccolta pre fogna e dalle rilevazioni ottenute abbiamo impostato un piano di intervento insieme al laboratorio della qualità dell’azienda, che potesse abbattere radicalmente ed in modo costante i pesanti valori rilevati.
2. Abbiamo inserito nel pozzetto pre scarico in fogna il nostro formulato in polvere Gibabiospor  Sacchetti a lento rilascio che sfruttando la tecnica del  Lento Rilascio  agisce per 30 giorni direttamente sui residui ammoniacali.

Per l’intervento eseguito per l’abbattimento odorigeno, con l’avvio di una programmata fase di manutenzione che prevede immissioni mirate e quotidiane nei pozzetti più utilizzati, considerando inoltre una attività di continuo e pesante inquinamento delle tubazioni, dopo circa 20 giorni si è potuto rilevare in ogni singola area di lavorazione delle carni, una importante riduzione dei cattivi odori fino alla quasi completa eliminazione dopo 2 mesi di trattamento.

Per l’intervento eseguito nelle acque di scarico, dopo i primi 30 giorni di trattamento sono state eseguite le analisi dei valori residuali dell’azoto ammoniacale da parte di un laboratorio esterno all’azienda che ha potuto ufficializzare i positivi risultati che hanno evidenziato un abbattimento dei valori iniziali del 100% facendoli rientrare nei limiti di legge previsti.